Il Parrocchetto monaco è un simpatico pappagallo originario dell’America meridionale che oggi si trova in molte colonie anche in Europa. Dal Brasile, la Bolivia e l’Argentina in passato alcuni pappagalli sono sfuggiti alla cattività verso destinazioni più lontane ed oggi anche in Italia se ne trovano molti esemplari.

Predilige vivere in gruppi molto numerosi in habitat diversi tra loro: nei boschi, nelle pianure ed anche in zone ad altitudini più elevate. Nidifica negli alberi dei parchi e vive nel nido tutto l’anno, dove si riproduce anche in più di una coppia.

Il parrocchetto è un volatile molto socievole con i suoi simili perché ama vivere in gruppo e mangiare nei campi di grano. A volte si vedono stormi enormi di monaci, costituiti anche da oltre cento volatili, che purtroppo creano danni cospicui alle coltivazioni.

E’ un pappagallo longevo, che può vivere fino a 45 anni e vola con repentini cambiamenti di traiettoria. La sua lunghezza si aggira sui 27 cm.

Carattere e abitudini del parrocchetto monaco

Il parrocchetto è di indole molto socievole e perfetto per la compagnia. Non gli piace stare solo anche se non ama una vita molto intensa e adora vivere nel suo nido.

Se lo si adotta e lo si stimola è un pappagallo giocherellone e curioso. Impara a conoscere chi ha vicino e risponde con suoni e fischi alle richieste dell’interlocutore. E’ un compagno di giochi ideale che una volta in casa può mettersi a parlare usando le frasi che ha assimilato.

Si affeziona molto rapidamente al luogo in cui vive ed in casa, anche se lasciato libero di perlustrare le stanze, vivrà molto nella sua postazione, che riconosce come il suo rifugio.

Il parrocchetto monaco è un amante dell’acqua, che non dovrà mai mancare all’interno della sua gabbia. Si lascia fare la doccia e allarga le ali con piacere se sente degli spruzzi sul suo corpo.

Alloggio e cure

In casa il parrocchetto può vivere in libertà o all’interno di una gabbia per volatili. Se il pappagallo è abituato a girare per l’abitazione la gabbia serve soltanto per il riposo notturno ed è sufficiente un ricovero di dimensioni modeste.

Se invece vive in gabbia ne occorre una di dimensioni più ampie, almeno di circa 90 cm per 60 cm. Importante la pulizia del contenitore che va disinfettato almeno una volta alla settimana.

All’interno della gabbia vanno posizionati, oltre agli alimenti, dei giochini in legno e una scaletta che serviranno a stimolare il parrocchetto nella sua vita quotidiana. Certamente i giochi avranno vita breve perché saranno distrutti velocemente ma l’importante è che si diverta.

Il consiglio è quello di farlo uscire dalla gabbia di tanto in tanto, in modo che il parrocchetto possa volare e rinforzare la sua muscolatura.

L’alimentazione giusta per il parrocchetto

Come già accennato il parrocchetto monaco che vive in libertà e in gruppi numerosi è causa di predazioni nei campi coltivati. Si nutre infatti di semi, grano, mais, bacche, fiori, insetti e germogli che riesce a trovare in natura.

Se fa una vita casalinga il pappagallo ha bisogno di essere nutrito con un mix di semi appositi, con i semi di girasole e con una certa quantità di frutta e verdure. Nel periodo riproduttivo alla sua alimentazione vanno aggiunti dei sali minerali e un pastoncino a base di insetti che completa la dieta.

Il parrocchetto è molto ghiotto di semi di girasole ma non bisogna esagerare perché sono molto oleosi. Si può dare come eventuale premio durante i giochi, nei mesi invernali e nel periodo che precede la riproduzione.

Le specie e la riproduzione

Le specie del parrocchetto monaco esistenti sono la mutazione verde, la più conosciuta, e la mutazione blu. Ci sono poi delle sottospecie con caratteristiche diverse:

la myopsitta calita, un pappagallo di dimensioni minori con sfumature di colori senza il blu con il ventre ocra verde;

la myopsitta cotorra, più piccolo con colori vivaci sulla testa e il petto grigio;

la myopsitta luchsi, di grandezza come il parrocchetto monaco, con l’addome chiaro e colori tendenti al bianco sulla fronte.

Il parrocchetto monaco è di taglia medio-piccola, è lungo circa 30 cm e pesa fino ad un massimo di 130 gr. Il maschio ha la coda più lunga, questa è la sola differenza con la femmina.

La femmina depone le uova da ottobre a gennaio. Ne cova dalle 6 alle 8 per circa 23 giorni e lo svezzamento dei piccoli avviene dopo 60 giorni. Essi lasciano infatti il nido dopo 5 o 6 settimane dalla nascita.

Categorie: Animali

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