Il gatto è da sempre un animale amatissimo, tanto che andando indietro nel tempo sono tante le leggende e le curiosità che lo vedono coinvolto. Storie di gatti associate a streghe e a strani rituali, che vedono i mici al centro di rituali magici e gatti trattati come simboli religiosi.

Sì, per molti popoli il gatto era un animale sacro, venerato e adorato. In questo articolo vediamo quali sono le leggende più strane ed interessanti che ruotano intorno a questo simpatico animale da compagnia.

I gatti portano fortuna

Soprattutto in Oriente il gatto è un simbolo di fortuna e prosperità. Il potere benefico dei mici è molto sentito e per questo i gatti vengono rispettati e amati. Ne è un esempio il Maneki- Neko, un vero e proprio porta fortuna, che in Giappone ha un festival che si festeggia ogni 29 settembre.

La sua storia nasce da un gatto che fa un cenno a una persona e la invita ad entrare in casa. Così facendo si salva da un fulmine che l’avrebbe colpita se fosse rimasta all’aperto.

La tradizione buddista associa il gatto con pelo chiaro all’argento, quelli di pelo scuro ai soldi. Anche in Russia i gatti Blu di Russia sono ritenuti porta fortuna.

I Gatti Sith

La leggenda dei gatti Sith appartiene invece agli abitanti di Irlanda e Scozia. La sua origine è molto antica e tuttora molto conosciuta. I gatti Sith sono gatti neri con una chiazza bianca sul petto.

Si narra che si muovessero di notte per cercare anime da rubare. Gli abitanti portavano musica ed erba gatta alle veglie dei defunti. In questo modo li distraevano dalle loro intenzioni.

Anche in occasione della festa di Samhain, gli Scozzesi lasciavano del latte alla porta di casa. Il gatto bevendolo proteggeva l’abitazione.

Il buio medioevo

Nei secoli bui del Medioevo questi animali erano considerati portatori di negatività e venivano trattati molto male, o addirittura uccisi. Ad avere la peggio erano quelli neri con gli occhi gialli, che si credeva fossero amici delle streghe. Quando ci fu la peste bubbonica vennero accusati di essere dei portatori dell’epidemia e soppressi in massa. Nonostante non fosse vero, sono stati per anni al centro di una superstizione assurda.

Il gatto dei Vichinghi

Il gatto dei Vichinghi è il Norvegese delle Foreste, una razza molto forte e intelligente. Queste caratteristiche bastarono ai Vichinghi per portarlo con loro in navigazione sui mari e diventare protagonista di svariate leggende.

La leggenda più famosa sui gatti norvegesi vuole che il Dio Thor dovette sollevare un gatto molto pesante e di grandi dimensioni per dimostrare tutta la sua forza. Si racconta inoltre che la dea della fertilità e dell’amore Freia girasse il mondo su un carro tirato da due gatti enormi con il pelo lungo.

Proteggono le anime dei defunti

Altra connotazione positiva per il gatto in Birmania e in Thailandia. Qui un tempo si credeva che i felini proteggessero le anime dei morti. C’era anche una tradizione buddhista che riteneva che l’anima di una buona persona albergasse nel gatto. Solo alla morte del micio l’anima saliva in cielo.

Ancora oggi in Thailandia si seguono riti e abitudini con al centro il gatto. Ad esempio quando c’è l’incoronazione di un nuovo monarca gli viene offerto come buon auspicio un gatto decorato con moltissimi gioielli in oro.

La maledizione del gatto che vive in mare

Una leggenda inglese narra che un giorno una strega si recò in mare con il fidanzato e una terribile tempesta li travolse. La strega infuriata per il naufragio si trasformò in un gatto arrabbiato che visse sempre in mare. Da qui i pescatori erano soliti gettare sempre del cibo in acqua, per scongiurare la sua maledizione.

Voglia di gatto

Un tempo si sosteneva che le donne incinte non dovessero mai prendere un gatto in braccio. Il rischio sarebbe stato quello di vedere il bimbo nascere con una voglia pelosa sul viso. E si pensava anche che i gatti potevano soffocare i neonati nel sonno.

Prevedono la pioggia

In Inghilterra i gatti sono spesso associati alle condizioni meteo. Molte leggende popolari vedono alcuni comportamenti del micio come segnali di pioggia. Ad esempio quando allargano le pupille, dormono con le zampe sotto il corpo o quando si puliscono le orecchie.

Il gatto Wampus

Il gatto Wampus è un personaggio della fantasia della cultura Cherokee. Era considerato un essere dalla doppia personalità, capace di diventare sia donna che gatto. Questo suo mutare si narra facesse impazzire anche i guerrieri più temibili.

Killakee House

E poi c’è la casa più paurosa del mondo, la Killakee House di Dublino. Qui si racconta che vivesse o ancora vive un gatto nero con gli occhi da diavolo. In tanti negli anni sostengono di averlo visto vagare all’interno dell’abitazione.

Il gatto-cactus

Anche nella tradizione sudamericana non mancano storie con protagonisti i felini. Come quella che appartiene alla cultura dei Navajo del Messico. Si dice che esisteva un gatto dalla forma di cactus ma anche il contrario: un cactus mobile che sembrava un gatto coperto di spine.

 

Categorie: Animali

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