Sebbene quando si parla di formaggi il pensiero vada subito alla Francia, ritenuta la patria di questi incredibili e saporiti prodotti (qui la lista dei migliori), anche il nostro Paese vanta una produzione tipica di tutto rispetto. Infatti, i formaggi italiani rappresentano una dell’eccellenze gastronomiche del made in Italy, apprezzate anche all’Estero.

La produzione casearia italiana è molto varia, tanto che si contano oltre 450 tipologie di formaggi, molti dei quali sono dotati di riconoscimenti che riguardano la zona di produzione o la loro qualità organolettiche, e ogni regione ha una specialità tipica che si accompagna perfettamente con i prodotti locali.

Il formaggio è sempre presente sulle tavole degli italiani, non solo come alimento da consumare insieme a salumi, pane, vino e deliziosi contorni in diversi momenti della giornata, dall’aperitivo e durante i pasti principali, ma anche come condimento per varie pietanze.

É difficile inoltre trovare qualcuno che non ami i formaggi: ecco quali sono le produzioni più famose e apprezzate del nostro Paese.

Formaggi tipici italiani dal Sud al Nord

Le produzioni casearie delle regioni meridionali hanno molti punti in comune, tanto che alcuni formaggi si ritrovano ben oltre i confini territoriali. Tra i prodotti più diffusi dalla Sicilia alla Campania, c’è sicuramente il caciocavallo. Si tratta di un formaggio dal nome curioso, probabilmente derivato dalla metodologia di stagionatura che prevede di appendere il formaggio “a cavallo” di una trave, che stando ad alcune testimonianze veniva già realizzato già nel 500 a.C.: la sua forma ricorda quella di una pera, ma la dimensione è molto variabile e dipende dalla pezzatura che può arrivare anche fino a 10 kg.

Ottimo sia cotto sulla griglia o in padella, o mangiato così, il caciocavallo è presente in tante saporite e sfiziose ricette: clicca qui per sapere in quanti modi diversi si può gustare questo formaggio.

Salendo verso nord si arriva invece in Campania, la terra della Mozzarella di Bufala, un formaggio a pasta fresca che viene lavorato ancora oggi a mano secondo la tradizione, perfetto per gustosi piatti dal sapore mediterraneo, ma anche di altre specialità come la Ricotta, sempre di bufala o il gustoso provolone del Monaco, spesso servito “impiccato” e fatto sciogliere sulla griglia.

La Sardegna è famosa per le sue produzioni casearie a base di latte di ovini: il Pecorino sardo, vedi sito, sia fresco che stagionato, è tipico di queste zone e va mangiato da solo, accompagnato da salse e affettati o utilizzato come ricco e saporito condimento. Anche in Toscana, si produce un buonissimo formaggio con il latte di pecora.

Il Nord è la patria del Gorgonzola, un formaggio saporito e insolito, perché reso particolare dalla presenza della muffa, disponibile sia nella versione stagionata che fresca, perfetta come condimento per primi piatti cremosi e per essere spalmata sul pane, ma anche del Taleggio e dell’Asiago, formaggi dolci ideali per aperitivi e come condimenti.

Parlando di formaggi, poi, non si può non citare il Parmigiano Reggiano. Questo prodotto, realizzato solo ne caseifici nell’Emilia Romagna, rappresenta un fiore all’occhiello della gastronomia italiana, tanto che viene addirittura imitato negli altri paesi, insieme al formaggio Grana Padano, prodotto in Emilia Romagna, ma anche in altre regioni del Nord Italia. Si tratta di formaggi molto nutrienti e ricchi di calcio che sono consigliati specialmente per bambini, donne in gravidanza, sportivi e anziani.

Formaggio e vino, un connubio perfetto

Se si vuole esaltare il sapore di un formaggio, non c’è migliore accompagnamento di un buon bicchiere di vino. Tuttavia, è importante anche selezionare gli abbinamenti giusti per essere sicuri di godere a pieno di questo connubio, anche in base al grado di stagionatura, al contenuto di grasso e alla sapidità.

In generale, l’abbinamento migliore per i formaggi a pasta molle, come la Mozzarella di Bufala e la ricotta è rappresentato dai vini bianchi, quali Ischia, per rimanere in zona, ma anche un Pinot bianco o uno Chardonnay.

I formaggi morbidi, ma più intensi, possono essere degustati anche bevendo un vino rosso di media struttura e lo stesso vale per i formaggi leggermente stagionati, come il Pecorino e il Provolone. Quando la stagionatura diventa più matura, invece, come nel caso del Parmigiano o del Grana, è preferibile abbinare un calice di vino che abbia una maggiore corposità, come l’Amarone o il Barolo, mentre in alcuni casi si può optare anche per un rosato morbido.

Molto interessante è anche l‘abbinamento dei vini passiti o liquorosi con i formaggi erborinati, come il Gorgonzola.

Per esaltare al meglio il gusto dei formaggi, ma anche quello del vino, si può preparare un gustoso tagliere scegliendo tra varie tipologie di formaggi, da quelli morbidi a quelli stagionati, da accompagnare con cracker all’acqua e crostini, frutta fresca a fette, come pere, fichi e uva, frutta secca, miele o marmellate per le varietà stagionate.

Queste ovviamente sono solo alcune indicazioni e ognuno si può lasciar guidare anche dal proprio gusto.

Categorie: Ricette

Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione. Clicca su Maggiori informazioni se vuoi saperne di più e su Accetto per dare il tuo consenso. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi