Il Ministero dei Trasporti e quelli dell’Interno hanno lavorato ininterrottamente per dare esecuzione ad una delle leggi più discusse dell’ultimo anno: quella sui seggiolini antiabbandono.

Il percorso normativo di questa legge è stato piuttosto impervio perché si è passati ad una esecuzione in fretta e furia ad una moratoria di centoventi giorni durante i quali ci sono stati forti ripensamenti. Il tutto è dipeso dalla difficoltà di far quadrare i conti tra il codice della strada, le possibilità delle famiglie e la regolarità dei prodotti immessi sul mercato.

Inoltre il Ministero dei Trasporti ha dovuto creare una piattaforma per elargire il bonus previsto per chi acquista un nuovo seggiolino anti abbandono omologato, per cui i tempi di attuazione vera e propria della norma partiranno dal sei marzo 2020, per maggiori informazioni entra nel sito dispositiviantiabbandono.com.

Rinvii ed incertezze della norma sui seggiolini antiabbandono

I rinvii della norma sono stati legati principalmente all’aspetto più controverso di tutta la faccenda, ovvero l’omologazione per l’auto. Se è vero che i precedenti seggiolini sono costruiti per essere certificati dall’omologazione è vero che l’entrata in commercio dei sensori universali, ovvero dei piccoli tappetini da disporre sotto la seduta, ha creato non poca confusione.

Il discorso si è complicato ulteriormente rispetto al sistema di alimentazione delle auto e a quello dello stesso dispositivo che dovrebbe sempre attivarsi quando il conducente si allontana dalla macchina per dimenticando il bambino a bordo.

Il piccolo sostegno alle famiglie

Con la norma è stato deciso anche l’invio di un bonus per l’acquisto del dispositivo antiabbandono a partire dalla mezzanotte del 20 febbraio 2020. La piattaforma richiede un’iscrizione e una registrazione con le credenziali Spid per poi vedersi riconosciuto il bonus elettronico o il rimborso per chi lo avesse già acquistato. Il bonus ha un valore di trenta euro e viene elargito direttamente tramite le proprie credenziali che attestano lo stato fiscale e quello di famiglia.

La modalità “fino ad esaurimento scorte” del bonus

Non ci sono particolari regole di merito per questa assegnazione dato che il Governo ha stanziato cinque milioni di euro e che provvederà a distribuirli secondo la formula dell’esaurimento scorte. Difatti chi primo deposita la domanda avrà maggiori opportunità di accaparrarselo. La norma prevedeva anche l’iscrizione dei rivenditori autorizzati di seggiolini antiabbandono ma, ad oggi, la procedura resta ancora incompleta e ricca di lacune procedurali.

Il bonus è riservato anche a chi ha già acquistato il seggiolino antiabbandono

L’unica certezza resta il bonus già richiedibile e che è ottenibile sia da chi deve ancora acquistare il seggiolino antiabbandono che da chi lo ha già acquistato. Il rimborso si potrà ottenere depositando la richiesta tramite le credenziali Spid sulla piattaforma Bonus Seggiolino allegando la copia dello scontrino o della fattura di acquisto.

La norma per la concessione del bonus è stata pubblicata solo il 17 febbraio con una moratoria che darà quindici giorni di tempo alle persone per potersi mettere in regola. Per questo le sanzioni agli automobilisti non conformi scatteranno a partire dal sei marzo.

Categorie: Curiosità

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